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Gianello, Grava,
Bonomi (42´st Mora), Montervino, Giubilato, Accursi, Fontana
(5´pt Montesanto), Corrent, Sosa, Capparella (34´st
Abate), Pià. A disp.: Renard, Romito,Consonni, Calaiò.
All.: Reja
Mancini, A. Femiano (1´st Alberti), Colonnello, Amodio (20´st Dominguez), Taccucci, Canini, Tedoldi (31´pt Da Silva), Cigarini, Martini, Bogliacino, Leon. A disp.: Spadavecchia, F. Femiano, De Rosa, Favaro. All.: Ballardini
Cronanca:
Il Napoli approda in finale play off, avversario l´Avellino
che ha estromesso la Reggiana di Bruno Giordano. Battuta
la Sambenedettese dopo 180 minuti conditi da polemiche, sviste
arbitrali e strascichi polemici. Il pareggio scaturito alla fine
del primo tempo, quello disputato a San Benedetto del Tronto,
aveva messo gli azzurri in condizione di giocare la ripresa a
Napoli potendo contare su due risultati sui tre a disposizione.
Ma la squadra di Reja, memore dei finali al cardiopalma,
questa volta ha preferito puntare ugualmente a fare sua l´intera
posta in palio partendo lancia in resta al fischio d´avvio
e attuando un pressing altro sui portatori di palla marchigiani
sin nella loro trequarti.. Mai scelta poteva rivelarsi più
azzeccata. Sospinto da un pubblico meritevole di ben altri palcoscenici
che non la C, il Napoli ha ben presto archiviato il discorso qualificazione
e mandato in soffitta le speranze della banda di Ballardini.
Nonostante le assenze in difesa di Ignoffo e Scarlato
e il fulmineo infortunio capitato al 5´ a Fontana
(sostituito da Montesanto), all´11 Capparella concede
la replica del Riviera delle Palme e porta in vantaggio gli azzurri
raccogliendo all´altezza del dischetto del rigore un prezioso
assist di Pià e facendo secco Mancini con un piatto
destro di rara precisione. La reazione rossoblu non arriva, non
solo per limiti e demeriti propri ma soprattutto perchè
la sfuriata napoletana non accenna a placarsi. Al 17´ Marelli
di Como prende fischi per fiaschi e ammonisce per simulazione
Capparella dopo una caduta in area. Il direttore di gara
non si avvede che il fantasista viene nettamente sgambettato da
Colonnello non appena fa il suo ingresso nei 16 metri.
Svista clamorosa, che va sommata a quelle subite una settima fa
al Riviera delle Palme. Gli uomini di Reja non si avviliscono
e proseguono ad attaccare. Al 30´ Montervino mette
una bella palla al centro, ma Sosa cicca la sfera a due
passi dalla porta e l´azione sfuma. Su capovolgimento di
fronte Leon prova da lontano a beffare Gianello,
che si fa trovare pronto e respinge la minaccia con i pugni. Ballardini
si rende conto che qualcosa nei meccanismi della sua squadra non
va come dovrebbe e allora opera il primo cambio facendo entrare
Da Silva al posto di Tedoldi. Ma il canovaccio non
cambia. E´ sempre il Napoli a menare la danza e farsi pericoloso.
Al 41´ si ripete una scena già vista: Capparella
entra in area e Colonnello lo atterra. Cambia stavolta il metro
di giudizio di Marelli che sanziona col rigore il fallo
sacrosanto. Dal dischetto il Pampa Sosa spiazza
Mancini e fa 2-0. Si va al riposo. La ripresa è
quasi priva di emozioni. Il Napoli ha la qualificazione in tasca,
la Samb è demoralizzata. Con l´ingresso di Alberti
per A. Femiano muta l´assetto tattico dei marchigiano,
ma non c´è nemmeno il tempo di capire come che Leon
si lascia espellere per un fallaccio commesso all´altezza
delle panchine ai danni di Bonomi. L´uscita anticipata
dell´honduregno equivale al colpo del ko. In inferiorità
numerica e con tre gol da recuperare (alla Samb per passare serviva
un successo con almeno un gol di scarto), l´impresa diveniva
titanica. Meglio lasciar perdere, avranno pensato a quel punto
i ragazzini in maglia rossoblu. E così è stato.
E mentre la Samb ammaina bandiera bianca, il Napoli spreca il
gol del 3-0 con Capparella che non approfitta di un retropassaggio
corto di Colonnello a Mancini e spara addosso al
portiere. Le occasioni per incrementare il bottino si susseguono,
ma non vengono colte nè da Sosa, servito da Abate
entrato in luogo di Capparella, né da Pià.
Entrambi a distanza di pochi minuti si fanno anticipare poco prima
della battuta a rete rispettivamente da Canini e Mancini.
Al brasiliano capita un´altra chanche in seguito, ma il
suo colpo di testa ad incrociare non trova lo specchio e si perde
sul fondo. Nei minuti finali si rivede in attacco la Sambenedettese,
che prima invoca invano un rigore per una respinta col braccio
di Giubilato su un cross di Cigarini e poi applaude
Gianello che respinge prontamente un destro a rientrare
di Da Silva. Troppo poco per mettere in ambasce il Napoli,
che aspetta il triplice fischio per poi correre a festeggiare
sotto la curva il passaggio del turno. La catena di infortunati
(Fontana e Scarlato), di squalificati (Ignoffo)
e i tanti cartellini gialli accumulati nel corso del pomeriggio
rappresentano forse l´unica nota stonata di un pomeriggio
tutto sommato da incorniciare. (Articolo
di Diego Locoratolo www.tele5napoli.com )